I Marconi Radio Days dall'11 al 14 aprile - Comune di Castel Maggiore

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I Marconi Radio Days dall'11 al 14 aprile

 

 

La rassegna dedicata a linguaggi e tecnologie della comunicazione, nel nome di chi ha permesso di tagliare tutti i fili e di utilizzare le onde-radio per comunicare a distanza, torna nel bolognese con una serie di appuntamenti per immaginare un futuro “sostenibile” per la comunicazione.

Incontri con i grandi comunicatori del nostro tempo, riflessioni e aggiornamenti sulle nuove tecnologie, spettacoli, libri e talk show, con un’esclusiva digressione nel mondo

 

dell'arte grazie alla presenza dell’artista Michelangelo Pistoletto.

Organizzazione a cura del Comune di Sasso Marconi, in stretta collaborazione scientifica con la Fondazione G. Marconi.
Promotori: la Regione Emilia-Romagna, la Città metropolitana di Bologna e Cittadellarte | Fondazione Pistoletto.

 

Il programma

 


Telemomò

 

Venerdì 12 aprile 2019 ore 21 - Teatro Teatro Biagi D’Antona, via G. La Pira 54 - Castel Maggiore 

di e con Andrea Cosentino 

produzione ALDES/AKROAMA (2018), Pier Francesco Pisani (2007)
dur. 60 min.

 

Telemomò è la prima televisione a filiera corta, autarchica, ecologica e interattiva. E' il disvelamento esilarante della povertà del linguaggio televisivo che viene mimato mediante la povertà materiale di un teatrino d’animazione artigianale. Un cavalletto sul quale è fissata la cornice bucata di un televisore, dentro cui si affacciano primi piani reali e bambole di plastica che “tribbolano” sbatacchiandosi, mezzibusti televisivi fatti di barbie senza gambe, e ancora parrucche, giocattoli, pezzi di corpo e brandelli di oggetti. Telemomò è anche il pulpito dal quale lanciare improbabili proclami politici e surreali analisi sociologiche.

Se la televisione ha fatto l’Italia di oggi, di lì si dovrà passare per disfarla. Telemomò è uno spettacolo-format, ovvero il definitivo rovesciamento della televisione, che da piazza virtuale, cioè una moltitudine di mondi e stimoli e volti e corpi che invade e colonizza il telespettatore ridotto a individuo passivo e impossibilitato a interagire, ritorna – pur in una sua versione “teatrale” e abbassata - al centro di una piazza vera, fruita da un’assemblea reale per quanto casuale, o meglio reale in quanto casuale, reinventandosi ludicamente una propria dimensione pubblica e per questo politica.

 

con il sostegno di MIBAC - MINISTERO per i Beni e le Attività Culturali / Direz. Generale per lo spettacolo dal vivo, REGIONE TOSCANA / Sistema Regionale dello Spettacolo
 

 

 

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