Parco Lupicchio - Comune di Castel Maggiore

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La Bassa Via dei Parchi di Castel Maggiore

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Viale Europa, 40013 Castel Maggiore

 

 

 

 

 


 

Il parco 

 

Inaugurato nel 2008, è ispirato alla favola della lepre e del porcospino di Tolstoj, animali riprodotti da due sculture ai lati del parco. Il nome stesso del parco riprende il nome del contadino della favola, proprietario del terreno  sul quale si svolse la sfida tra la lepre e il porcospino

Esteso per mq. 48.948, contiene 274 alberi.

Il parco è contiguo a Viale Europa, che è diventata negli anni una vera e propria “strada giardino” per precisa e lungimirante scelta progettuale: vi si ritrova una disposizione ondulata di piante e cespugli le cui foglie hanno alta efficacia di assorbimento acustico e dell’impatto inquinante (foglia frattale ad alto assorbimento) con efficacia attestata e monitorata dall'Università di Bologna. Lungo Viale Europa si può osservare un muro di contenimento e fono assorbente che negli anni è stato completamente ricoperto da diverse essenze rampicanti (edera, lonicera con fiori bianchi, gelsomino, glicine) piantate a blocchi, che ricoprono il muro a strati separati e identificabili.

Il parco Lupicchio è ad altissima densità arborea ma con piante raggruppate a formare diversi gruppi omogenei di essenze; la scelta di raggruppare le essenze è volta a creare la suggestione di piccoli e diversi ambienti verdi originali che si sommano a piante autoctone come pioppi, salici, gelsi, ontani, bagolari, frassini e piante esotiche come cedri e salici piangenti.

Contiene inoltre una vasca di laminazione che è stata concepita per la raccolta di acque in eccesso in caso di eventi atmosferici, raccolte dalla vicina strada, che creano un’area umida al centro del parco con presenza di canneti e piante adatte appunto alle zone umide.


Gelso Bianco


Salice Piangente


Filare di Frassini

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Storia

 

La Favola di Lev Tolstoj: 
Il riccio e la lepre

 

Una lepre incontrò un riccio e gli disse ridendo: Riccio, se tu non avessi quei piedi contorti, che si accavallano l'uno sull'altro, non saresti brutto.
Il riccio, offeso, rispose: Che hai da ridire? I miei piedi contorti sono più rapidi dei tuoi, per quanto diritti questi siano. Lascia che prima io passi a casa, poi faremo una corsa.
Il riccio andò a casa e disse a sua moglie: Abbiamo fatto una scommessa io e la lepre: vogliamo vedere chi correrà più in fretta. 
Devi proprio aver perduto la testa! - rispose la moglie.
Tu misurarti con una lepre? Essa ha i piedi agili, e tu li hai contorti e pesanti.
Ma il riccio replicò: Se la lepre ha agili i piedi, io ho agile lo spirito. Fa' quello che ti dico. Vieni con me nel campo.

Trovarono la lepre in un campo coltivato. Il riccio disse a sua moglie: Nasconditi in fondo al sentiero: io comincerò qui la corsa con la lepre. Quando la lepre sarà in piena corsa, io tornerò indietro, e quando essa sarà vicino a te, esci dal tuo nascondiglio e dille: «lo t'aspetto da lungo tempo! ». Non ci somigliamo come due gocce di acqua, e la lepre non si accorgerà di nulla.
La moglie del riccio si nascose in fondo al sentiero. Il riccio e la lepre partirono.
Quando la lepre fu in piena corsa, il riccio tornò indietro e si nascose.

La lepre giunse di galoppo all'altra estremità del sentiero. Che vede? Il riccio è là seduto, e le dice: Da molto tempo ti aspetto!
La lepre non si accorse che quella era la moglie del riccio, e pensò: « Dio mio, che prodigio! Come ha fatto a sorpassarmi? ». Poi disse ad alta voce: Proviamo ancora una volta.
Come vuoi rispose il riccio.

La lepre, tornando a gran velocità sui suoi passi, arrivò di corsa al punto di partenza.
Che vede? Il riccio è già là, e dice: Eh, sorella! Tu arrivi soltanto ora: io sono qui da lungo tempo.
«Che significa questo prodigio?» pensò la lepre. «lo ho galoppato velocemente, ed egli mi ha sorpassato? Andiamo! Tentiamo ancora: questa volta non mi raggiungerà,
Ebbene corriamo! La lepre galoppò fino a perdere il fiato. E che trovò? Davanti a lei, il riccio seduto che la aspettava.
E la lepre continuò a galoppare da un capo all'altro del sentiero, finché non ne poté più.
Si riconobbe vinta e dichiarò che, in avvenire, non avrebbe fatto mai più una simile scommessa.

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Attività nel Parco

 

Il parco è volutamente privo di attrezzature ludiche poiché destinato all’attivita motoria per podisti, ciclisti, joggers, ecc., motivo per il quale gli è stata abbinata la favola dello scrittore russo

Muoviamoci nel parco con lo studio di scienze olistiche Corpo Mente Cuore: esercizi yoga di meditazione 

 

 

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Leggere nel Parco

 

Un bruco e la farfalla

 

Un mattino d'aprile, disse il melo:
Bruco,
esci dal materasso,
esci dal buco,
vattene a spasso in cielo,
Il bruco si risvegliò.
Senti fuori dal buco
un odore di fiori
e si mise a volare
nell'aria molle e fresca
verso i fiori del pesco.
Non era più un bruco
chiuso nel buco
ma una farfalla
libera e gialla
con due pallini uguali
nel centro delle ali.

 

Roberto Piumini, scrittore italiano

 

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