Nell'inconsueta location della Farmacia Sorace Maresca, alle ore 19.30 CondiMenti presenta:
Cronache dalle periferie dell'impero
una graphic novel di Antonella Selva, postfazione di Domenico Perrotta (Ed. Il Girovago, 2018)
con l'autrice Antonella Selva sarà presente l'editore Lorenzo Cimmino (Nuova S1) e Guido de Togni, responsabile di Funky Tomato, che modererà la presentazione.
A seguire brindisi offerto dal Comune di Castel Maggiore a cura di ExAequo Bottega del Mondo
Anche quando tutto sembra perduto, c’è sempre qualcuno che continua a crederci.
Tre storie di periferia si snodano tra Scozia, Marocco e Calabria, tre storie vere, geograficamente lontane, ma umanamente vicine.
«Ci vorranno anni e la sconfitta è sempre l’opzione più probabile. Ma non possiamo fare altro che provarci».
(Dalla postfazione di Mimmo Perrotta, Ricercatore di Sociologia presso l’Università di Bergamo e attivista di Fuori Mercato).
Dall’impegno e dalla determinazione di pochi sognatori, iniziano i cambiamenti che fino a poco prima sembravano impensabili e che invece riescono a imprimere alla realtà nuove dinamiche e a strappare tre comunità dall’isolamento.
Da quando era un bambino Calum Macleod vive sull’isoletta di Raasay al largo della Scozia; a 53 anni, rimasto ormai solo con la moglie nel villaggio, decide di costruire con le sue stesse mani la strada che per un secolo le autorità avevano negato alla sua gente.
All’indomani della rivolta dei braccianti africani a Rosarno, sfruttati e maltrattati da cittadini e caporali, la parte migliore del paese si muove per creare una rete di solidarietà (SOS Rosarno) di dimensione nazionale che mira ad affermare una visione politica alternativa.
Nel villaggio di Smira, nel deserto marocchino, i giovani, da anni costretti a partire per trovare lavoro e studiare, si riuniscono in un’associazione, mettendo insieme competenze, mano d’opera e relazioni internazionali per offrire una nuova vita al villaggio, tra turismo solidale e un coraggioso festival.
Cambiamenti che non arrivano per caso, ma che scaturiscono da un ribaltamento del punto di vista, che rivela spazi di speranza dove non sembravano esistere.