NAVIGANTI
a cura dell’Associazione Tra un atto e l’altro
5, 6, 7, 8 settembre 2019, ore 20 e 22
Villa Salina - Via Galliera 2, loc. Primo Maggio - Castel Maggiore
di e con Maurizio Cardillo, Fabrizio Croci, Oscar De Summa, Angela Malfitano, Marco Manchisi, Francesca Mazza, Gino Paccagnella, Bruno Stori
organizzazione Claudia Manfredi
progetto sonoro Alessandro Saviozzi - assistenza tecnica Paolo Falasca
ufficio stampa Agnese Doria - grafica Alberto Sarti
biglietteria Lorena Gubellini
Intero Euro 10,00 - Ridotto Euro 8,00
repliche 5,6,7,8 settembre ore 20 e 22
Info e prenotazioni: 339 5659516
Viaggiare.
Per mare, per terra. In treno. Alla scoperta di… Per fuggire da… Per dimenticare, per ritrovare. In solitudine, in compagnia. Quando?
Consultare le mappe. Latitudine e longitudine, meridiani e paralleli.
Società mobile.La Via. La strada. Le città. La Patria. Vagabondi, migranti, pellegrini.
“Nostra patria è il mondo intero”?
Nostra patria è il teatro dove ogni spettacolo è un viaggio.
Il nostro, parte innanzitutto da una pratica: la condivisione di un tempo, di un luogo – case, giardini, ville storiche.
La condivisione dell’esperienza, dell’immaginario, delle proprie letture, musiche, visioni e di un’idea autoriale dell’attore.
Non come emancipazione dalla regia ma come esercizio necessario alla creazione. Spazio di libertà e di ascolto; spazio di responsabilità.
Ci siamo incontrati, noi attori e autori di questo di questo tempo, che abbiamo lavorato e condiviso incontri con grandi Maestri del teatro. Insieme costruiamo regie e drammaturgie in uno sforzo autenticamente collettivo.
E dal 2015,ogni anno,ci ritroviamoper andare in scena insieme e condividere con il pubblico emozioni, riflessioni e grandi scritture e per dare vita a progetti teatrali di rete: siamo partiti da Shakespeare, per attraversare Tolstoj, le guerre e la pace, Mary Shelley e le paure delle diversità, l’epopea del ’68.
Quest’anno il tema sarà il viaggio e più precisamente, il viaggio per mare.
Perché “il viaggio non soltanto allarga la mente: le dà la forma” (B. Chatwin).